63rd Street to Queens Blvd. Connection

Realizzazione di 3 diaframmi in Jet Grouting a protezione dello scavo di due tunnels sotto 5 linee preesistenti della metropolitana di
New York.

I lavori fanno parte del 63rd Street Line Connection Project del piano generale del NYCT per estendere il servizio della metropolitana e risolvere la congestione sulle linee esistenti della metropolitana di New York City che collegano Manhattan e Queens.

La realizzazione del progetto ha previsto la costruzione di un nuovo tunnel lungo 1600 piedi sotto le linee della metropolitana esistenti e mantenute in servizio. Per fare ciò, è stato necessario abbassare il livello delle acque sotterranee. Era quindi necessario un recinto a tenuta stagna per consentire il dewatering all'interno, dove sono state realizzate le gallerie, minimizzando il ritiro della falda freatica all'esterno del perimetro. Perimetro delimitato da un cut-off wall formato da una combinazione di diaframmi plastici e quattro schermi di colonne jet-grout. Il jet grouting è stato utilizzato nelle aree in cui non è stato possibile realizzare diaframmi convenzionali a causa della presenza di strutture e servizi esistenti in superficie e nel sottosuolo. Inoltre la NYCTA, ha imposto specifiche restrizioni tra cui l'esecuzione di lavori dall'esterno, divieto di interferire con il traffico stradale, il traffico ferroviario e la circolazione dei treni della metropolitana e limiti all'altezza per alcune fasi dei lavori.

Il lavoro è stato complicato dalla variabilità e dall'eterogeneità del sottosuolo, infatti il sito di progetto giace su un substrato roccioso metamorfico, ricoperto da depositi glaciali e postglaciali. La stratificazione di questi depositi è complessa e presenta variazioni significative nello spessore e nella distribuzione. Questa eterogeneità è tipica dei depositi glaciali rinvenuti nella parte terminale delle morene.

Il profilo generale del sottosuolo nel sito del progetto è costituito dal riempimento più superficiale di varia natura costituito da una miscele eterogenee composte da sabbie, limo, ghiaia, frammenti di mattoni, legno, metallo e altre macerie da costruzione. Torbe e limi organici si incontrano casualmente alla base di questo strato. Scendendo si trovano depositi glaciali misti composti da sabbia da sciolta a medio densa, sabbia finissima, limo e argilla dove si incontrano comunemente massi e ciottoli. Il substrato roccioso varia da gneiss granitico completamente alterato a leggermente fratturato a gneiss scistoso con occasionali pegmatiti quarzose.

Il nostro lavoro ha consistito nel realizzare tre dei quattro schermi di colonne. Per una lunghezza totale di 155m di pareti sono state installate circa 550 colonne singole che si estendevano da una profondità di circa 35m fino alla superficie. Ogni muro è stato costruito con tre file di colonne affiancate per uno spessore totale della parete compreso tra 213 e 244cm ed era richiesto uno spessore minimo di sovrapposizione di 30cm tra colonne adiacenti.

La costruzione dei tre diaframmi è stata realizzata con tre file parallele di colonne disposte a quinconce con passo variabile da 75 a 91cm e utilizzando il sistema Jet Grouting PS3 tri-fluido (aria, acqua e boiacca) con una procedura di disgregazione/iniezione dal basso verso l'alto.

Sono stati realizzati 55 fori di controllo a carotaggio continuo durante l'esecuzione dei lavori (in media ogni 3 m di muro) e sono serviti per verificare l'efficacia dei trattamenti effettuati, fornendo  valori medi di resistenza alla compressione di circa 10 MPa e valori del coefficiente di permeabilità K inferiori a 1x10-8 m/sec mentre lo scavo delle colonne ha rivelato diametri compresi tra 150 e 200cm e spessori delle pareti fino a 250cm.

Si è eseguito il monitoraggio continuo dei parametri di Jet Grouting, utilizzando il sistema di raccolta dati in tempo reale PRS3, e la misura inclinometrica di ogni colonna realizzata così come test di verifica e campo prove preliminare alla produzione.

Scheda del lavoro.

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